Molte persone pensano che quando si parla di problemi legati alle relazioni affettive sia sempre chiamata in causa la relazione di coppia: la terapia di coppia. Niente di più sbagliato. Se nella vostra vita avrete a che fare con una sola persona allora questo pensiero è sensato, ma se non è così allora possiamo riflettere meglio su questo argomento.
Non è difficile riportare alla mente le nostre esperienze di litigi, di incomprensioni, di difficoltà ad allacciare un legame con quella persona che ci attrae o ci piace. Oppure a gestire le incomprensioni che generano arrabbiature.
Certe volte sono le altre persone a dirci che siamo difficili, che siamo rigidi, che non sappiamo come comportarci davanti agli altri o davanti a certe situazioni. Queste critiche sono distruttive, perché non ti permettono di capire il nocciolo del problema e non ti offrono la possibilità di trovare una strategia semplice e adatta a te che ti permetta di migliorare.
Cosa possiamo fare
Concretamente, noi ti aiuteremo a concentrare l’attenzione sul modo in cui ci si percepisce nei rapporti, nel modo in cui ci si percepisce male e sul modo in cui si comunica o non si riesce a comunicare. Perciò cercheremo di esplorare il nostro sistema di pensiero in riferimento alla relazione.
Vorrei portarvi un esempio su come possono avvenire queste incomprensioni. Consideriamo una giovane coppia sposata da un anno.
Come avverrebbe normalmente il dialogo: | Come viene esplorato il dialogo con noi: |
Marta: Caro, stai lavorando? Paolo: Cosa c’è adesso? Tu non mi apprezzi. Non faccio mai nulla che vada bene e tu non sei mai contenta. Marta: Macchè! Pensa solo a quante cose buone fai. Sei un ottimo marito, riesci in tutto ciò che fai. Paolo: La vuoi smettere? Lasciami in pace un attimo. Marta: (se ne va piangendo) Paolo: Cavolo, ci risiamo.. | Marta: [Se non mi interesso a lui sono una cattiva moglie]Caro, stai lavorando? Paolo: [Non sono un buon marito. Non mi sono occupato di lei oggi, ecco perché si lamenta.]Cosa c’è adesso? Tu non mi apprezzi. Non faccio mai nulla che vada bene e tu non sei mai contenta. Marta: [Forse dovevo stare zitta, lo devo rassicurare.]Macchè! Pensa solo a quante cose buone fai. Sei un ottimo marito, riesci in tutto ciò che fai. Paolo: [Eccola con il suo sarcasmo.]La vuoi smettere? Lasciami in pace un attimo. Marta: [Adesso se la prende con me. Non ha motivo di comportarsi così. E’ fuori di testa.](se ne va piangendo) Paolo: [Si sente in colpa, ho sbagliato.]Cavolo, ci risiamo.. Marta: [Si sente in colpa, ho agito male. Non dovevo fare così. Sbaglio sempre.] |
Questo che è stato proposto è un esempio di come si possono manifestare le difficoltà relazionali. Come si può notare l’incomprensione è un processo attivo che ha luogo quando uno dei coniugi si fa un’immagine distorta dell’altro (A.T. Beck, 1988). E questo non capita solo nella coppia, ma in qualsiasi ambiente di relazione.
Siamo noi ad attribuire, spesso, alle azioni del nostro amico, oppure del nostro collega di lavoro, qualche tratto malevolo (es. egoismo, bisogno di controllarci), ma queste azioni sono meglio spiegate se vengono considerate le sue motivazioni benevole quali l’auto-protezione o i tentativi di non essere abbandonato (A.T. Beck, 1988).
I servizi da noi offerti coinvolgono:
terapia di coppia,
difficoltà relazionali con colleghi,
difficoltà relazionali con persone sconosciute,
difficoltà relazionali con i propri amici.